di Marco Capoccetti Boccia (autore di Valerio Verbano – Una ferita ancora aperta)
Oggi, venerdì 17 aprile 2020, si sarebbe dovuta tenere l’udienza presso il giudice per le indagini preliminari Francesco Patrone del Tribunale di Roma in merito all’istanza di archiviazione delle indagini del caso Verbano, ma a causa delle misure dovute al coronavirus è stata rinviata al prossimo 9 ottobre.
Le indagini furono riaperte nel febbraio del 2011 contro ignoti, dopo che le precedenti indagini, aperte il 22 febbraio 1980, giorno dell’assassinio del militante comunista Valerio Verbano, erano durate per nove anni fino all’aprile del 1989 e avevano visto iscritti al registro degli indagati quattro terroristi dei Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR, gruppo armato neofascista attivo tra gli anni ’70 e i primi anni ’80).
Lo scorso 28 agosto 2019 il pubblico ministero Erminio Amelio, dopo 8 anni e mezzo di indagini infruttuose, aveva chiesto l’archiviazione del caso, controfirmata perfino, caso assai raro, dal procuratore aggiunto della Repubblica coordinatore del gruppo antiterrorismo Francesco Caporale e dal procuratore della Repubblica facente funzioni, Michele Prestipino Giarritta.
Pochi giorni dopo, il 10 settembre 2019 lo aveva comunicato in forma scrittta all’erede legale di Carla Verbano, madre di Valerio, tramite il suo legale Flavio Rossi Albertini.
L’avvocato aveva richiesto immediatamente l’acquisizione del fascicolo completo, un faldone scannerizzato in un dvd, di quasi diecimila pagine, contenente anche il ritrovato reperto 97153A meglio conosciuto come Dossier Verbano.
Dopo un attento studio delle carte compiuto dal sottoscritto, il 3 dicembre 2019 l’avvocato Flavio Rossi Albertini, su richiesta esplicita di Manuela S. e in ottemperanza delle ultime volontà di Carla Verbano, madre di Valerio, che ha sempre desiderato che si arrivasse a una verità anche giudiziaria sull’omicidio di suo figlio, stila un’istanza di opposizione all’archiviazione richiesta dalla procura, motivandola ampiamente e dettagliatamente.
Il prossimo 9 ottobre vedremo se sarà scritta la parola fine alle lunghissime indagini, così come vuole una procura che in 40 anni non è stata in grado di trovare gli assassini di un omicidio così efferato, oppure se si andrà avanti verso la ricerca di una verità giudiziaria in linea con quella storico-politica che ha sempre con coerenza affermato che a uccidere Valerio Verbano furono i fascisti.