Lorusso Editore

È uscito “Cosa c’è dopo il mare”, romanzo di Patrizia Fiocchetti ambientato tra le donne migranti sulla rotta balcanica e nei campi profughi greci

È uscito Cosa c’è dopo il mare, di Patrizia Fiocchetti, per la collana Buck di Lorusso Editore.

Sono donne le protagoniste di questo romanzo, Leila, siriana, e Nilufar, iraniana, in fuga dai rispettivi paesi attraverso la Turchia, fino a rimanere bloccate nella trappola costituita da un campo profughi su un’isola greca. Il loro destino è comune a decine di migliaia di altri esuli: privazioni, sporcizia e la monotonia di una vita fatta da file interminabili a scandire il passare dei giorni in attesa. Ma le lontane capitali della fortezza Europa hanno chiuso le frontiere meridionali, trasformando la Grecia, primo tratto della dolorosa e feroce rotta balcanica, e soprattutto le sue isole, in un campo a cielo aperto.
Leila, attivista ed ex combattente di una formazione laica contro Assad, e Nilufar, studentessa iraniana anti-regime degli ayatollah, faranno la conoscenza di Ada, un’operatrice di Roma giunta sull’isola come volontaria di un’associazione umanitaria, da poco rimasta disoccupata.
Tre destini, tre donne separate dai confini e dalla geopolitica internazionale, di età e culture diverse, ma accomunate da un sentire profondo che le porta a non voltarsi dall’altra parte di fronte alle ingiustizie, anche se il prezzo da pagare è alto in termini personali, a volte altissimo.

Il campo profughi è teatro principale dell’azione del romanzo. Qui vivono ammassate decine di migliaia di persone in condizioni di disumanizzazione estrema. Gli uomini si rifugiano in pratiche arcaiche, un modo per regolare le relazioni all’interno delle tante comunità nazionali che ne compongono il mosaico e per combattere la frustrazione della perdita di status, a detrimento dei diritti delle donne e dimentichi delle esigenze dei bambini.
Altro luogo del racconto è il centro collettivo, una piccola oasi al di fuori del campo dove un gruppo di persone, tra volontari internazionali e profughi, prova a far vivere empatia e solidarietà.
Le tre protagoniste incrociano i propri destini e quelli di altre donne e bambini muovendosi in questi luoghi, cercando di contrastare il dolore e il disincanto di un’umanità ferita nel corpo e nella psiche, vittima della politica cinica del Vecchio Continente.

Patrizia Fiocchetti, dopo anni passati a lavorare con i rifugiati politici, racconta una storia di finzione ma basata su episodi e circostanze reali. Il precedente libro di Fiocchetti, Variazioni di Luna – Donne combattenti in Iran, Kurdistan, Afghanistan del 2016, era un mémoire basato sulla sua esperienza con la resistenza iraniana e i suoi incontri con altre donne combattenti. In questo caso l’autrice si cimenta con il romanzo per raccontare una storia che, dice: “Dimostra un degrado della coscienza umana e politica del nostro continente che mai avrei immaginato dover testimoniare”.

Questo è, per Patrizia Fiocchetti, la sua scrittura: dovere di testimonianza.

«Sara, voliamo via da qui? Voliamo via insieme a vedere cosa c’è dopo il mare?».
Lei lo scrutò. «Tu dici che ci riusciamo?» chiese.
Alì non ebbe alcuna titubanza. «Io e te insieme, sì».

 

COSA C’È DOPO IL MARE è la terza uscita di BUCK – il richiamo delle storie, una foresta di idee, la collana di narrativa di Lorusso Editore.

 

È uscito “Cosa c’è dopo il mare”, romanzo di Patrizia Fiocchetti ambientato tra le donne migranti sulla rotta balcanica e nei campi profughi greci