Lorusso Editore

10,00

Un giorno come tanti, tra la fine e l’inizio del millennio, Uno riscrisse l’organizzazione del lavoro del paese. Fu così che il protagonista di Quando ammazzarono i precari vide crescere l’ansia nella sua vita, al lavoro e fuori di esso, sulle strade delle città del sud e del nord. Incontrò Tre, Quattro e Sei, poi anche Sette e Otto, con cui fecero una banda. Li chiamavano i Marmocchi.

Un romanzo a cavallo tra i generi, dall’ideatore di Laspro – rivista di Letteratura, Arti & Mestieri.

Il passaggio dall’alienazione a tempo indeterminato, dall’ergastolo della fabbrica o del posto fisso, alla condizione precaria porta con sé ansia, insicurezza, rabbia e frustrazione. Condizioni emotive che il nostro personaggio senza nome conosce pian piano in un percorso che lo conduce ad acquistare coscienza e consapevolezza e ad avvicinarsi gradualmente a un impegno politico nel tentativo di risolvere collettivamente i suoi problemi.
dalla postfazione di Renato Berretta

Cristian Giodice (1975) nato e cresciuto a Milano, in via Lomellina, vive e lavora a Roma. Nel 2009 fonda Laspro, che dirige fino al 2012. Ha pubblicato racconti su antologie e riviste ed è autore di sceneggiature per cortometraggi e testi teatrali.

Ottima capacità di muoversi all’incrocio tra vari generi (…), immagini di pura poesia
recensione su Mangialibri.com

COD: 9788890493676 Categoria: Tag: , ,

Descrizione

di Cristian Giodice
(2014)
186 pp., 10 euro
brossura
ISBN 9788890493676

 

Quando ammazzarono i precari